Le fotografie di un matematico curioso
Ho incontrato la fotografia da poco tempo. Avevo una reflex in mano e ho ristretto la mia visuale con l’occhio dentro il mirino. Ho visto istanti di tempo sospesi e immagini ritagliate da chissà quali altri mondi.
Quel mondo e il suo tempo sono entrati qui, da qualche parte, a cucire i frammenti di noie passate o di ore vissute. Ho allontanato l’occhio dal mirino e ho acceso la reflex.
Da allora vivo con un occhio altro e vedo le cose in modo diverso. A volte le vedo soltanto. Vedo ciò che i miei occhi non riescono a vedere.
Pippo
Sarai un matematico curioso, caro Vincenzo, ma ti assicuro ch quello che tu affermi “vivo con un occhio altro” e “vedo ciò che i miei occhi non riescono a vedere” è sentire non vedere. Tu sei fantastico a sentire e tramutare in immagini le tue sensazioni. Sono un tuo follower, continua così, l’occhio di un matematico può esprimere colore anche in bianco e nero.
Pippo Basile