Pranzo pacato del maggio ritrovato

107 – 3 maggio 2020

Pranzo pacato del maggio ritrovato

Brezza di mare in riso tranquillo alla pescatora e aromi speziati.

RItmi d’acqua in insalata sicula d’arance e finocchi.

Grani di sole in nespole agili dei pochi passi.

Amorevolezza di figlio in tiramisù dalle note delicate.

Si raccolgono storie liquide e dimenticate tra le intenzioni di un vino bianco di Sicilia e le speranze di un’acqua fresca di fonte mentre le note inglesi degli Smiths placano i pensieri di domani e i sorsi di moscato d’occidente.

Solitudo ordinata, aggettivi qualificatvi e luoghi da rivedere q.b.

Cena sola delle aspettative future

103 – 5 aprile 2020

Cena sola delle aspettative future

Ritorno in strada in tagliatelle con sugo di carne, zucchine, radicchio, pomodorini e spezie amiche

Incontro di volti in insalata allegra dal condimento sonoro.

Lezione colorata in crema pasticciera al bacio d’arancia.

È un Merlot pacato a raccontare storie di incontri e di sorrisi all’acqua di fonte e al pane di forno a pietra che ascoltano con occhi rapiti mentre il recente lungo brano di Bob Dylan riempie i vuoti e i silenzi.

Solitudo raccolta e sguardi in avanti q. b.

 

Pranzo cauto del pensare bene

094 – 24 febbraio 2019

Pranzo cauto del pensare bene

Sopralluogo mentale in zuppa breve di farro e lenticchie con ortaggi locali.
Coriandoli di sinapsi in salsiccia di suino dei Nebrodi al finocchietto selvatico e accorgimenti di cauliceddi di campagna.
Lucidità di pensiero dolce in zeppole di riso al miele d’acacia.
Sorsi di idee nuove in rosolio al caffè di mani amiche.
Il cerasuolo di Vittoria brinda allegro alle frasi ragionate che l’acqua fresca prepara per tempo mentre i Tinderstiks offrono suoni e parole da far circolare nella mente e nel cuore.
Solitudo senza carnevali e briciole di ricordi q.b.

Pranzo ribelle di ciò che si vede è

089 – 26 novembre 2018

Pranzo ribelle di ciò che si vede è

Gorgoglî di tempo in raccoglimento di risotto alla crema di zucca gialla e spezie dorate.

Chiarezza d’imago in insalata orchestrata di verdure e mela ai condimenti dei pressi.

Tocco di giusto in agrumi di stagione degli sguardi vicini.

Volo sfrenato in vortice di babà con panna e goduria.

Verità veduta in bicchiere di rosolio d’alloro delle mani che si nutrono.

E’ da un cielo ribelle che si domina la valle dei pensieri rinnovati da un bianco del Sannio beneventano, mentre le note del Banco del Mutuo Soccorso rotolano tra l’ansia rivoluzionaria di una placida acqua di fonte e il desiderio ardito di un pane che ferve.

Solitudo da messere, silenzi dei movimenti e tratti di sé q.b. 

Pranzo del silenzio dei mari

069 – 1 novembre 2016

 Tenerezza di ricordo in rifugio di medusa alla crema d’avocado e bisbigli di pomodoro ai toni piccanti con sorsi di vermouth bianco e vento di sè.

Persitenza di silenzio di mare in onde leggere di spaghetti ai sapori marini e complicità di peperoncino.

Respiro di brezze in semplicità d’insalata di pomodori e assenza di pensiero.

I sussurri di un bianco Alcamo dai sapori eleganti induce a sogni audaci il pane del forno a pietra che osserva la limpida delicatezza dell’acqua di fonte, le note ricercate dei Cinematic Orchestra spostano silenzi e ombre tra i pensieri distratti.

Chiusura in dialogo assopito tra il liquore d’alloro delle mani che sscrivino e le mani che pensano.

Solitudo autunnale e mari da osservare q.b.

Pranzo del pensiero civile

51– 31 gennaio 16

Pranzo del pensiero civile

Armonia di coppia vegetale in marinata di gamberetti freschi e solletico piccante.
Adozione di sapori buoni in tagliatelle alle ortiche e gamberetti con giochi di spezie.
Condivione di diritti fondanti in frittelle alle ortiche e patate con leggerezza di noce moscata.
Allegria d’unione civile in insalata dagli occhi buoni di finocchi, cavolo cappuccio e lattuga.
Il pane delle sane tradizioni ascolta il dialogo serrato tra l’amata acqua di fonte e un bianco Corvo Glicine che accarezza le anime indifese dei frutti di stagione. La musica degli XX fa l’amore con i gusti del giorno e brinda con un rosolio all’alloro del luogo all’amore senza aggettivazioni.
Solitudo, assenza d’occhi e amore di sguardi q.b.

Pranzo del pensare morbido

045 – 1 nov 15

Pranzo del pensare morbido­

Arrendevolezza d’intenti in crostini all­a crema vivace di avocado e vermuth bian­co.
Raccoglimento di sè in filini all’uovo ­in brodo vegetale casalingo e minestron­e di verdure.
Chiusura d’occhi in insalata rossa e ve­rde e condimento dei pressi.
Morbidezza di pioggia in dolcezza di pere cotte all­a cannella e alloro.
Ritrovamento di sè in praline artigiana­li e sorrisi d’autore di Marsala Superio­re Targa.
Dolcezza di figlia in muffin alla zucca­ e cioccolato.
Un ruvido pane locale ammira la delicat­a trasparenza dell’acqua di fonte, un ro­sso Morellino di Scansano sorseggia il f­ormicolio della pioggia che danza mentre­ le note dei Notwist ricoprono le fessur­e del tempo che ci piove addosso.
Solitudo e foglie a cadere q.b

Pranzo lieve della ricerca di spazi interiori

040 – 16 set 15

Pranzo lieve della ricerca di spazi interiori.
Dualità di formaggi stagionati in cortesia di miele di castagno e freschezza d’uva.
Riflessioni scivolose in sapienza di couscous e curiosità d’ortaggi piccanti.
Il pane senza fretta e la fresca acqua di fonte stuzzicano un timido e abbottonato Merlot che indica i luoghi imprecisi della note dei Portishead.
Le carezze degli acini d’uva accompagnano un Targa Riserva Marsala Superiore che illumina il pensare.
Solitudo sorridente e albe a venire q.b.

Pranzo del sud che non muore

032 – 8 giu 15

Pranzo del sud che non muore
Agitazione di cavateddi pugliesi in incontro con tonno rosso e pomodoro datterino di Pachino con erbe e aromi danzanti.
Chiusura d’occhi in tonno rosso ai ferri festosi e tarantella di cipolla fresca di Tropea, datterino di Pachino e capperi dei passi brevi in insalata rumorosa.
Il bianco chardonnay di terre siciliane rallegra gli incontri ammirato da un pane di forno e un’acqua di fonte innamorata.
Un rosolio d’alloro di mani note regala la chiusura.
Le note di John Lee Hooker inondano di blues una solitudo per nulla fastidiosa. Tranquillità e scrutini a venire q.b.

Cena dell’amor proprio

028 – 20 mag 15

Cena dell’amor proprio
Risalita d’animo in pasta alla norma con eccitazione di ricotta salata.
Erbe dell’Orto dei semplici e abbraccio d’uovo in omelette rassicurante.
Sguardi di complicità tra verdure grigliate agli odori aromatici.
Tenerezza di fragole, ananas e kiwi in miele al marsala.
E’ un Barbera il caro compagno dei pensieri lenti che sorvolano il pasto mentre l’acqua di fonte sussurra al pane silenzioso la propria freschezza.
Un leggero Marsala Superiore Riserva Targa ci sorride e i suoni intimi dei Portishead ci sfidano.
Solitudo e notte in arrivo q.b.