Pranzo delle identità svanite

044 – 13 ott 15

Pranzo delle identità svanite.
Ricordo d’occhi in festa di riso con sorrisi di peperoni, zucchine, biete selvatiche, cavolo cappuccio e plausi di aromi delle terre buone.
Passaggio di me in deja vu arancione su zucca e frittura dolce.
Arrendevolezza di tempo in insalata di lattuga, cavolo cappuccio, olive e ricotta salata e condimento gentile delle mani che sanno.

L’acqua di fonte fresca si intenerisce alle parole del pane di Maniace e il biancore di un Vermentino di Gallura sprofonda in una intimità di ricordi e gusti. Le note imperdibili di Harvest di Neil Young raccolgono i silenzi interiori e governano il tempo.
Solitudo, dimenticanze e pace interiore q.b.

Pranzo verde dei buoni consigli

043 – 2 ott 15

Pranzo verde dei buoni consigli.
Dimenticanza di sè in fragranza di grissini e morbidezza di crema al gorgonzola e acini verdi d’uva bianca.
Suggerimento d’amico in tocchetti di pollo imbevuti di limone e nevicata verde di scorza di limone appena colto.
Avventura di verdezza in insalata di lattuga canasta, spinaci, verza e acini d’uva e condimento allegro.
Il pane di forno a legna dei pressi si muove con le verdi intenzioni mentre l’acqua di fonte ne segue i movimenti, un vino bianco dei luoghi cari si innalza silenzioso e brinda alle note d’annata di Carlos Santana.
Solitudo di pensieri e verdi sorrisi q.b.

Un plauso allo spacciatore di consigli culinari open source Salvo Lizzio.

(Chiedo scusa per la foto. Problemi di comprensione tra l’intero me e il mezzo tecnologico che mi ritrovo tra le mani)

Pranzo di una solitudo colorata

042 – 30 set 15

Pranzo di una solitudo colorata.
Eleganza di sfumature di verde in fusilli con asparagi, zucchine, avocado e complicità di spezie.
Dolcezza in doratura di giallo di patate americane in frittura semplice.
Allegria in danza d’insalata con pomodori, cetriolo e mozzarella di bufala dei dialetti lontani.
Il bianco tenue di un Grillo di Sicilia accarezza il dialogo silenzioso tra l’acqua timida di fonte e il pane di forno innamorato mentre le note calme di Max Richter tranquillizzano le nubi piovose che vengono da lontano.
Solitudo solita e umidità di sguardo q.b

Pranzo semplice dei solchi della mente libera

041 – 26 set 15

Pranzo semplice dei solchi della mente libera.
Soluzione di madre in cottura di piselli e tuffo d’uovo di gallina felice.
Mormorio di fegato in frittura calda di dolcezza di zucca gialla.
Richiami greci in abbraccio d’insalata di orti distanti e sapori vicini.
Il pane di forno a legna s’intende con un’acqua disposta ai dialoghi mentre un Sirah di Sicilia urla la propria solidarietà al profumo libero di Erri De Luca con le note compiacenti dei Modena City Ramblers.
Confusione di me, noia di mosche e fastidio di zanzare q.b.

 

Pranzo del pianto di settembre

039 – 7 set 15

Pranzo del pianto di settembre.
Attesa di pioggia in bruschette esili al pomodoro fresco.
Profumo di terra bagnata in cottura di riso con funghi secchi e fuochi d’oriente di curry e paprica.
Tempesta di sapori di terra in insalata allegra e condimento mediterraneo.

L’acqua della fonte vicina è rassicurata dal pane di casa che racconta di suoni di tuoni e il vino bianco di madre siciliana allontana tristezze di terra e malinconie d’aria.
Solitudo, gocce di pioggia e fulmini q.b.

Pranzo breve del recupero irrecuperabile

038 – 4 set 15

Pranzo breve del recupero irrecuperabile.
Evaporazione di ribrezzo d’esame in amabilità di couscous con aromi di mare di scoglio al pesce e ai frutti di mare.
Compassione per “logarittimo” esiziale in breve insalata verde al condimento confortante.
Il pane ridacchia con l’acqua di fonte e il biancore del vino siciliano rilassa le curve di pensiero.
Solitudo e io q.b.

Cena risolutiva della marea emotiva

037 – 2 set 15

Cena risolutiva della marea emotiva.
Sopralluogo di mozzarella di bufala campana in fette delicate.
Aritmia emotiva in insalata di lattughino in tenera età con trasparenza di cetriolo, germogli di soia e olive verdi e aceto balsamico.
Sorrisi d’occhi in pomodori e cipolla di Tropea con acclamazione di condimenti intensi.
Abbandono di tristezza in abbraccio di piselli e carote con carezze di cipolle.
Proprietà d’identità in insalata di patate con solletico d’aglio e prezzemolo.
Il pane si rilassa tra le parole soffuse di un’acqua leggera e la birra artigianale riflette sulle ombre della vita. Si ascoltano i Marlene Kuntz con rinnovata serenità mentre fuori il buio protegge l’uscita dei colori.
Solitudo e malinconie serali q.b.

Pranzo breve della speranza esile

036 – 25 ago 15

Pranzo breve della speranza esile.
Ormeggio d’intenti in omelette alla rucola con complicità di formaggio;
linea di speranza in cottura agrodolce di crauti;
richiami d’identità in trionfo tricolore di pomodori, cetriolo e fiordilatte di mungitura ragusana.
Il pane di forno d’oltre Etna si dilunga scherzoso con l’acqua di fonte dei pressi fresca e amabile mentre un bianco chardonnay organizza i pensieri. La musica di terre lontane dei CSN&Y ci avvicina alla terra. Solitudo e speranze a venire q.b.

Pranzo delle danze leggere

033 – 16 giu 15

Pranzo delle danze leggere.
Arrembaggio di cavateddi pugliesi in navigazione danzante di fiori di zucca, pomodorini, fagiolino e peperoni.
Passione in tango di pomodoro e cetriolo con condimento innamorato.
Allegria in ritmo e delizia di frutta fresca di stagione.
Il bianco grecanico del sole di Sicilia muove i suoi passi di danza applaudito da un’acqua timida di fonte e dal pane inebriato.
La musica di Manu Chao scuote le anime e i desideri.
Solitudo e ombre d’ozio q.b.

Cipolla, cetriolo, fagiolino, fiori di zucca e peperoni dell’Orto dei semplici

Pranzo dell’attesa dell’acqua

031 – 5 giu 15

Pranzo dell’attesa dell’acqua.
Cascata di sapori in fusilli freschi di Puglia con frittura delicata di zucchine e spolverata di pecorino con trito alle erbe.
Scambio di “saia” in biancore di mozzarella di bufala campana e rossore di pomodoro siciliano con “zappeddu” alle olive bianche.
Incontro d’acqua e terra in verdezza di lattuga e condimento sorridente.
Il pane si muove adagio tra gli schizzi di un bianco chardonnay di terre siciliane e le risate dell’acqua fresca di fonte mentre le note rock dei Doors esaltano le attese.
Solitudo e frescura d’alberi q.b.

Zucchine, erbe in trito di erbe e lattuga del magnifico Orto dei semplici