Pranzo di una solitudo colorata

042 – 30 set 15

Pranzo di una solitudo colorata.
Eleganza di sfumature di verde in fusilli con asparagi, zucchine, avocado e complicità di spezie.
Dolcezza in doratura di giallo di patate americane in frittura semplice.
Allegria in danza d’insalata con pomodori, cetriolo e mozzarella di bufala dei dialetti lontani.
Il bianco tenue di un Grillo di Sicilia accarezza il dialogo silenzioso tra l’acqua timida di fonte e il pane di forno innamorato mentre le note calme di Max Richter tranquillizzano le nubi piovose che vengono da lontano.
Solitudo solita e umidità di sguardo q.b

Pranzo semplice dei solchi della mente libera

041 – 26 set 15

Pranzo semplice dei solchi della mente libera.
Soluzione di madre in cottura di piselli e tuffo d’uovo di gallina felice.
Mormorio di fegato in frittura calda di dolcezza di zucca gialla.
Richiami greci in abbraccio d’insalata di orti distanti e sapori vicini.
Il pane di forno a legna s’intende con un’acqua disposta ai dialoghi mentre un Sirah di Sicilia urla la propria solidarietà al profumo libero di Erri De Luca con le note compiacenti dei Modena City Ramblers.
Confusione di me, noia di mosche e fastidio di zanzare q.b.

 

Pranzo lieve della ricerca di spazi interiori

040 – 16 set 15

Pranzo lieve della ricerca di spazi interiori.
Dualità di formaggi stagionati in cortesia di miele di castagno e freschezza d’uva.
Riflessioni scivolose in sapienza di couscous e curiosità d’ortaggi piccanti.
Il pane senza fretta e la fresca acqua di fonte stuzzicano un timido e abbottonato Merlot che indica i luoghi imprecisi della note dei Portishead.
Le carezze degli acini d’uva accompagnano un Targa Riserva Marsala Superiore che illumina il pensare.
Solitudo sorridente e albe a venire q.b.

Cena risolutiva della marea emotiva

037 – 2 set 15

Cena risolutiva della marea emotiva.
Sopralluogo di mozzarella di bufala campana in fette delicate.
Aritmia emotiva in insalata di lattughino in tenera età con trasparenza di cetriolo, germogli di soia e olive verdi e aceto balsamico.
Sorrisi d’occhi in pomodori e cipolla di Tropea con acclamazione di condimenti intensi.
Abbandono di tristezza in abbraccio di piselli e carote con carezze di cipolle.
Proprietà d’identità in insalata di patate con solletico d’aglio e prezzemolo.
Il pane si rilassa tra le parole soffuse di un’acqua leggera e la birra artigianale riflette sulle ombre della vita. Si ascoltano i Marlene Kuntz con rinnovata serenità mentre fuori il buio protegge l’uscita dei colori.
Solitudo e malinconie serali q.b.

Pranzo breve della speranza esile

036 – 25 ago 15

Pranzo breve della speranza esile.
Ormeggio d’intenti in omelette alla rucola con complicità di formaggio;
linea di speranza in cottura agrodolce di crauti;
richiami d’identità in trionfo tricolore di pomodori, cetriolo e fiordilatte di mungitura ragusana.
Il pane di forno d’oltre Etna si dilunga scherzoso con l’acqua di fonte dei pressi fresca e amabile mentre un bianco chardonnay organizza i pensieri. La musica di terre lontane dei CSN&Y ci avvicina alla terra. Solitudo e speranze a venire q.b.

Cena dei silenzi scovati

035 – 14 ago 15

Cena dei silenzi scovati
Delicatezza di riso basmati in desiderio di sugo piccante con tonno e cipolla. Ortaggi dell’orto in sogno agrodolce di caponata ai sapori siciliani. Gratitudine di melanzane alla griglia con baci di trito aromatico e olive silenziose e verdi.
Il pane riprende sussurando i discorsi interrotti mentre l’acqua di fonte sorride liquida. E’ il vino bianco e fresco dei pressi che esalta il sapore del silenzio e insegue le note vive di Philip Glass. Solitudo d’agosto e pensieri che scalano q.b

Pranzo delle terre che vanno a finire

034 – 26 giu 15

Pranzo delle terre che vanno a finire.
Racconto d’incontri in integrità di couscous, tocchetti di pollo, verdure festose e trito fugace d’erbe aromatiche.
Tango di melenzane e peperoni grigliati con applausi di insalata di pomodori datterini dei luoghi caldi.
Frutta di stagione che va ad iniziare.
Un Corvo Irmàna rosso di terre siciliane discute di fratellanza con la fresca acqua di fonte e un pane che sa di casa.
E’ Chopin che smuove le note come uccelli migratori in cerca di riposo.
Solitudo e parole a venire q.b.

Pranzo del lunedì cortese

029 – 25 mag 15

Pranzo del lunedì cortese

Sospensione temporale in fiori di zucchine con pastella briosa alla birra e morbidezza interiore di pecorino pepato.
Gentilezza di cavatelli in accoglienza di zucchine e basilico con sorrrisi grattuggiati di pecorino.
Esilità di lattuga, cetriolo e basilico in insalata d’orto con frammenti di ricotta infornata.
Interezza di fragola in nudità compiacente.
Il bianco d’Umbria s’intrattiene con il gusto delicato e l’acqua di fonte sorride timida agli scherzi ingenui di un pane buono.
Un amaro calabrese ringrazia le note dei Baustelle. Solitudo di sfuggita e ricordi d’Eralavò q.b.

Tutti i vegetali utilizzati provengono dall’Orto dei semplici (zucchine, fiori di zucchina, basilico, lattuga, cetriolo, cipolla fresca)

Cena dell’amor proprio

028 – 20 mag 15

Cena dell’amor proprio
Risalita d’animo in pasta alla norma con eccitazione di ricotta salata.
Erbe dell’Orto dei semplici e abbraccio d’uovo in omelette rassicurante.
Sguardi di complicità tra verdure grigliate agli odori aromatici.
Tenerezza di fragole, ananas e kiwi in miele al marsala.
E’ un Barbera il caro compagno dei pensieri lenti che sorvolano il pasto mentre l’acqua di fonte sussurra al pane silenzioso la propria freschezza.
Un leggero Marsala Superiore Riserva Targa ci sorride e i suoni intimi dei Portishead ci sfidano.
Solitudo e notte in arrivo q.b.

Pranzo dei sensi di lotta

027 – 8 mag 15

Pranzo dei sensi di lotta.
Commozione di couscous in sintonia di pesce spada e gamberetti con supporto festoso di piselli e zucchine.
Solidarietà di fave in cottura arrabbiata.
Disobbedienza di insalata in condimento spontaneo.
Il pane sciopera e l’acqua esulta mentre il bianco d’Alcamo esalta le lotte.
Arance di Sicilia a fine corteo.
L’aria di primavera si mescola con i suoni di un blues d’annata, desiderio e solitudo q.b.

Piselli (dolcissimi) e cipolla fresca dell’ Orto dei semplici.